Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 12 gennaio 2010

I love radio rock

Commedia dandy a vele spiegate

The Boat that rocked (2009)
di Richard Curtis
commedia

Una teoria di personaggi bizzarri ed eccentrici degni della migliore tradizione burlesque popola la nave-radio che, al largo delle coste inglesi, trasmette 24 ore su 24 il rock, la musica proibita, almeno negli anni '60. La musica non è, come oggi, pirata, ma loro si e il governo perbenista gli giurerà guerra per far chiudere barca e burattini. La storia non è forse il massimo dell'entusiasmante ma quello che conta sono i personaggi che popolano il microcosmo che solca le onde, una sfilata dandy e ammiccante di ribelli, sognatori e sfaccendati dalla battuta facile che adotteranno il giovane Carl, lui che padre non ha (o pensa di non avere), uniti alla sobrietà del racconto garantita dal tocco lieve di Richard Curtis (che viene da produzioni importanti come Notting Hill Bridget Jones e dalla regia di Love Actually). Uomini e (quasi) donne che ispirano immediata simpatia (svetta il sempre ottimo Philip Seymour Hoffman, qui in versione barbuta) e che fanno di questo film, assieme ovviamente all'egregia colonna sonora e all'ambientazione british perfettamente trasmessa, un motivo valido per farcelo apprezzare.

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