Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 13 settembre 2010

Somewhere

Noia d'autore

Somewhere (2010)
di Sofia Coppola
drammatico


Padre e figlia. Lui star di Hollywood che vivacchia allo storico Chateau Marmont Hotel di L.A., dove puoi incontrare Benicio del Toro in ascensore e fare la conoscenza di Bono nella stanza 59, ma che sembra una catapecchia rispetto al nostro Principe di Savoia. Braccio rotto, Ferrari nera, trasferta a Milano per i Telegatti, tante amichette e tanta noia. L'affezione per la figlia Cleo c'è, anche se rischia di trascinarsi come tutti gli altri aspetti della sua vita, che lo portano a vivere quasi sospeso in una situazione di costante alienazione. Ha tutto, ma alla fine si accorgerà di non avere niente. Il tocco di Sofia Coppola è sempre delicato ed esteticamente convincente: bella foto, bella musica, begli attori (Stephen Dorff e Elle Fanning, sorella minore della più conosciuta Dakota). Che però, in mancanza di una bella storia che li sorregga, annegano nelle sequenze lunghissime che caratterizzano, nel bene e nel male, un film che rischia di annoiare mortalmente chi non vuole/sa apprezzare quegli elementi cinematografici che vanno oltre l'aspetto narrativo.

Nessun commento:

Posta un commento