Gloriosa epica umana
Glory (1989)
Edward Zwick
drammatico
Massachusetts, 1863. Mentre la guerra di secessione impazza nel sud, le alte sfere di Boston decidono si optare per una mossa più politica che militare: formare il primo reggimento composto di soldati neri, che infervorati dalla voglia di emanciparsi, si arruolano in massa. Bifolchi ex schiavi ed eruditi letterati (un dream team di ottimi attori tra cui un ribelle Denzel Wahington che lacrima rabbia e Morgan Freeman sempre vecchio saggio), si trovano così fianco a fianco mettendo in comune ambizioni, desideri, speranze e sofferenze sotto la guida del buon Capitano Shaw (Matthew Broderick), fidato delfino che secondo i progetti originari avrebbe saputo gestire la novità in linea con le direttive del palazzo. I soldati imparano a marciare e caricare il fucile ma non vedono mai la guerra anche perchè non hanno divise ne fucili e iniziano ad odorare aria di bluff. Ma la loro adesione è spinta da un ideale sincero che ben presto smuoverà l'animo del Capitano che deciderà di sfidare la sorte e i disegni politici dimostrando che anche questo reggimento, se adeguatamente valorizzato, può essere utile alla causa. Si batterà prima con la stanza dei bottoni, poi assieme ai suoi soldati nell'infuocata e tragica battaglia. La corrispondenza con i nobili genitori che ha ispirato l'opera è commovente e drammatica nel delineare il mutamento di idee e di umanità di un uomo che cede alla realtà abbandonando i suoi pregiudizi. La retorica, inevitabile, è gestita e arginata con tutti i mezzi (dalla musica al montaggio) per tratteggiare una storia più epica nei rapporti che nella battaglia cui si perdonano volentieri le escursioni morali in virtù di un'unitarietà di stile esaltante e coinvolgente.
lunedì 8 marzo 2010
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