Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 8 marzo 2010

Glory - Uomini di gloria

Gloriosa epica umana

Glory (1989)
Edward Zwick
drammatico


Massachusetts, 1863. Mentre la guerra di secessione impazza nel sud, le alte sfere di Boston decidono si optare per una mossa più politica che militare: formare il primo reggimento composto di soldati neri, che infervorati dalla voglia di emanciparsi, si arruolano in massa. Bifolchi ex schiavi ed eruditi letterati (un dream team di ottimi attori tra cui un ribelle Denzel Wahington che lacrima rabbia e Morgan Freeman sempre vecchio saggio), si trovano così fianco a fianco mettendo in comune ambizioni, desideri, speranze e sofferenze sotto la guida del buon Capitano Shaw (Matthew Broderick), fidato delfino che secondo i progetti originari avrebbe saputo gestire la novità in linea con le direttive del palazzo. I soldati imparano a marciare e caricare il fucile ma non vedono mai la guerra anche perchè non hanno divise ne fucili e iniziano ad odorare aria di bluff. Ma la loro adesione è spinta da un ideale sincero che ben presto smuoverà l'animo del Capitano che deciderà di sfidare la sorte e i disegni politici dimostrando che anche questo reggimento, se adeguatamente valorizzato, può essere utile alla causa. Si batterà prima con la stanza dei bottoni, poi assieme ai suoi soldati nell'infuocata e tragica battaglia. La corrispondenza con i nobili genitori che ha ispirato l'opera è commovente e drammatica nel delineare il mutamento di idee e di umanità di un uomo che cede alla realtà abbandonando i suoi pregiudizi. La retorica, inevitabile, è gestita e arginata con tutti i mezzi (dalla musica al montaggio) per tratteggiare una storia più epica nei rapporti che nella battaglia cui si perdonano volentieri le escursioni morali in virtù di un'unitarietà di stile esaltante e coinvolgente.

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