Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 23 agosto 2010

L'apprendista stregone

Ironica matrioska

The Sorcerer's Apprentice (2010)
di Jon Turteltaub
azione


Pare fatta a matrioska la storia dell'Apprendista stregone. All'origine c'è la ballata del 1797 di Goethe, tramutata un centinaio di anni dopo in poema sinfonico. Nel 1940 è la volta di Disney che ne fa uno dei momenti più esaltanti del film d'animazione Fantasia, con Mickey Mouse impegnato a far marciare secchi e scope sul ritmo del celebre pezzo composto da Paul Dukas. Nel film di Jon Turtletaub lo stregone ha il solito volto inespressivo di Nicholas Cage, capello lungo e aria trasandata/vissuta, anche perchè la carta d'identità indica un'esistenza di un migliaio di anni circa. E ancora una matrioska è protagonista: dentro di essa sono imprigionati streghe, maghi e mostri malvagi di ogni sorta, oggetto del desiderio di Maxim Horvarth, cattivo dei cattivi con la faccia di Alfred Molina, che dà la caccia a lei e al giovane Dave, individuato dallo stregone come l'erede di Merlino. Vampate di fuoco, svolazzamenti, trama banale (e Monica Bellucci autodoppiata, il vero orrore del film) potrebbero affossare una pellicola appartenente a un genere che rischia sempre di essere o troppo stupido o troppo serio. Invece la chiave ironica (con gustose citazioni di Guerre Stellari e Indiana Jones) alleggerisce il tutto rendendo, se non esaltante, comunque digeribile il film anche per chi non è un cultore del fantasy.

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