Audace thriller in rewind
Memento (2000)
di Christopher Nolan
thriller
Leonard Shelby (Guy Pearce algido e perfetto) è in cerca dell'assassino che uccise e violentò sua moglie. E che gli causò una disfunzione neurologica (si chiama "sindrome di Korsakoff") per cui non riesce ad assimilare nuovi ricordi: sa camminare, guidare, vestirsi, ma le nuove informazioni acquisite svaniscono dopo qualche minuto. Perciò mette a punto un sistema di segni (polaroid, post-it, tatuaggi) tramite i quali si auto-consiglia sul da farsi. Una serie di flash-back srotola la storia della sua drammatica e angosciante ricerca creando un impareggiabile clima di tensione e mistero che porta dritto al complesso finale. A inizio secolo, un'opera intensa, originale e ottimamente confezionata, probabile metafora della frammentarietà dell'esistenza dell'uomo moderno, sicuro capolavoro che prende le regole classiche del genere e le stravolge dando origine ad un film dal ritmo sincopato a metà strada tra il thriller drammatico e il noir.
giovedì 26 agosto 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Gran bel film. Interessante l'analisi che hai fatto, soprattuto per quanto riguarda il fatto che sia metafora della frammentarietà dell'uomo moderno, che io preferisco chiamare postmoderno.
RispondiElimina