Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

venerdì 22 gennaio 2010

Essere John Malkovich

Fantastico meta-cinema

Being John Malkovich (1999)
di Spike Jonze
commedia drammatica


Surreale e grottesca storia di un marionettista che trova il modo (fisico) di entrare nella testa dell'attore John Malkovich. Cerca di costruire un buissiness attorno alla cosa, organizzando tour di un quarto d'ora, scoprendo pian piano di poter non solo assistere alla sua vita dalla sua mente, ma di poterne influenzare anche le scelte. Ne deriveranno una serie di situazioni paradossali e velate da una sottile ironia quasi nera, come accade sempre quando a scrivere soggetto e sceneggiatura c'è il visionario Charlie Kaufman (Il ladro di orchidee, Se mi lasci ti cancello), qui alla sua opera prima. Entusiasmante e delirante esperimento di meta-cinema, da evitare per chi cerca una commedia rilassante e spensierata, da adorare per chi ama perdersi in sottili intrecci psicologici.

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