Il sangue e la neve
Little Odessa (1994)
di James Gray
drammatico
Le solite sfumature plumbee che caratterizzano il cinema di James Gray (qui all'esordio prima de I Padroni della notte e del controverso Two Lovers) avvolgono le storie di Joshua, giovane killer che torna nel quartiere dov'è cresciuto, intrecciate con quelle della comunità russa di Brooklyn e della famiglia da cui è scappato. Dramma dai toni noir, freddo eppure malinconico come lo sguardo di un superbo Tim Roth e come la neve che ricopre le strade di Brighton Beach attutendo gesti, rumori, azioni e sentimenti. Da gangster movie il film scivola lentamente in un noir dell'anima dove protagonisti diventano i rapporti del sicario con il fratello (Edward Furlong, sarà ancora uno splendido fratello minore in American History X), il padre violento, la ragazza lasciata anni prima, gli amici. Ne deriva una tragedia algida dalla drammaticità introversa e silenziosa, tratteggiata attraverso uno stile lucido e perfetto come non se ne vedevano da tempo.
lunedì 22 marzo 2010
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