Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 22 marzo 2010

Little Odessa

Il sangue e la neve

Little Odessa (1994)
di James Gray
drammatico


Le solite sfumature plumbee che caratterizzano il cinema di James Gray (qui all'esordio prima de I Padroni della notte e del controverso Two Lovers) avvolgono le storie di Joshua, giovane killer che torna nel quartiere dov'è cresciuto, intrecciate con quelle della comunità russa di Brooklyn e della famiglia da cui è scappato. Dramma dai toni noir, freddo eppure malinconico come lo sguardo di un superbo Tim Roth e come la neve che ricopre le strade di Brighton Beach attutendo gesti, rumori, azioni e sentimenti. Da gangster movie il film scivola lentamente in un noir dell'anima dove protagonisti diventano i rapporti del sicario con il fratello (Edward Furlong, sarà ancora uno splendido fratello minore in American History X), il padre violento, la ragazza lasciata anni prima, gli amici. Ne deriva una tragedia algida dalla drammaticità introversa e silenziosa, tratteggiata attraverso uno stile lucido e perfetto come non se ne vedevano da tempo.

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