Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 12 gennaio 2010

L'ultimo ultras

Cinema di serie C in zona retrocessione

L'ultimo ultras (2009)
di Stefano Calvagna
drammatico



Se le eminenze grigie del tifo organizzato italiano cercavano con questo film di riscattare la nomea degli hooligans tricolore, ne escono con le ossa rotte, riuscendo solo a dimostrare il loro ristretto quoziente intellettivo. Non funziona nulla in questo film che parte in fuorigioco dal primo secondo (perché dare nomi fittizi alle squadre e ai loro supporter in un film che ha velleità di documentario?) e che risulta grottesco dalla regia (indisponenti i reiterati stacchi sul lago di Garda che solo una fotografia maldestra poteva rendere così squallido e paludoso) alla recitazione, risultando banale come i nomi scelti per protagonisti e gruppi ultras (Brigata Gladio? Supporter Albatros?) senza contare sceneggiatura e trama (un hooligan latitante si rifugia nella provincia veneta dove vivrà di scommesse, tifando contro la squadra locale, afflitto dai sensi di colpa) degne del peggior fotoromanzo. Particolari surreali farciscono il tutto (salti carpiati nella sceneggiatura e negli incidenti, donne che cambiano vestito e pettinatura ad ogni inquadratura) e l’unico solievo è che, essendo questo l’ultimo ultras, non ve ne saranno altri a venire.

1 commento:

  1. Eh eh.
    Penso che questo sia il peggior film che abbia mai visto.
    Una roba orrenda, spazzatura.
    Tutti con l'accento romanaccio, metà dei dialoghi faticavo a comprenderli.
    Veramente insopportabili le decine di stacchi tra una scena e l'altra con inquadratura sul lago di garda dove immancabilmente transita una barca a vela.
    Questo film, prodotto da ultras, ha un unico grande pregio: trasuda l'ignoranza, l'imbecillità, l'incapacità, la limitatezza mentale e linguistica di coloro che si definiscono ultras.
    Ottimo commento Uedro.

    Capizzino

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