Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 8 marzo 2010

Casablanca

Il mito e l'icona

Casablanca (1942)
di Michael Curtiz
drammatico


1941. Casablanca è il decentrato cuore della criminalità del Vecchio continente: vi restano imbrigliati come in un limbo criminali e perseguitati politici di mezza Europa che qui fanno tappa per prendere il volo, via Lisbona, per l'America. E il Rick's Cafè è il cuore di Casablanca: gli affari più o meno leciti della città passano da qui, sotto l'occhio attento dell'omonimo gestore che ha scelto di vivere in pace senza interferire con quello che accade nel suo bar. Burbero dal cuore d'oro e la faccia impassibile, è arrivato in Marocco da Parigi, dove ebbe una breve ma intensa relazione con la bella Ilsa (Ingrid Bergman), che vede riapparire nel suo bar, con marito al seguito. I due devono acquistare dei documenti rubati che gli consentiranno di lasciare l'Africa, e che Rick ora custodisce dopo l'arresto del ladro che li aveva procurati scatenando l'allarme tra i nazisti che controllano la città. Il "thriller politico" s'intreccia col noir dalle tinte rosa incentrato sul dilemma di Rick se lasciar partire la donna o scappare con lei. Micheal Curtiz scolpisce in un lucido bianco e nero avvolto dal fumo dialoghi incisivi e minimalisti come pallottole, consegnando all'immaginario collettivo un' icona (Humphrey Bogart, cappello-sigaretta-impermeabile) e alla storia del cinema un punto di riferimento per almeno tre o quattro differenti generi, indicato come terzo miglior film made in Usa di sempre.

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