Non pensarci (2007)
di Gianni Zanasi
commedia
Stefano è un'ex rock star sul viale del tramonto, dall'animo tormentato e insofferente alla routine, che decide di far ritorno a Rimini dalla famiglia. Qui, in un'oasi di pace e di felicità apparente, troverà una situazione disastrata dove ognuno ha il suo piccolo-grande segreto da nascondere, in particolare Alberto, il fratello cui il padre ha lasciato in eredità l'azienda, oramai vicina al fallimento all'insaputa del capofamiglia. Toccherà proprio a Stefano sistemare le cose e la sua presenza schietta e sincera, all'inizio destabilizzante per l'armonia familiare, diventerà valvola di sfogo per tutti i membri della famiglia che faranno emergere pian piano le loro difficoltà. La famiglia sarà il luogo dove ognuno ritroverà la serenità, più per inerzia che per motivazioni concrete: in definitiva il film più che una difesa della famiglia sembrerebbe un superficiale inno a prendere la vità così come viene, senza farsi troppe menate, e di tanti comportamenti di alcuni personaggi non si capiscono le reali motivazioni. Ma ci sono le facce giuste (quella da schiaffi di Valerio Mastandrea, quella sorniona di Giuseppe Battiston, ma anche quelle di Anita Caprioli, Paolo Briguglia, Dino Abbrescia), una buona sceneggiatura e un'atmosfera ironico/malinconica a salvare dalla banalità, per lo meno formale, vicende e situazioni.
giovedì 12 agosto 2010
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