L'illusione del bon vivre
An Education (2009)
di Lone Scherfig
drammatico
Nel 1961, a Twickenham, periferia di Londra, in un giorno di pioggia si incontrano due mondi: uno è quello della sedicenne Jenny, diligente studentessa di un istituto femminile, buona famiglia alle spalle e l'aspirazione-obbligo di entrare a Oxford. L'altro è quello di David, bravo ragazzo che vive una vita mondana fatta di vestiti eleganti, acconciature alla moda e locali chic, jazz, sigarette e il mito della raffinata Parigi. Il suo fascino e la bella vita londinese ammalierano lei, dubbiosa circa il reale beneficio di una vita fatta di studio e più attratta dalla musica di Juliette Greco che dal violoncello che i suoi le fanno suonare. Poi conquisterà anche questi ultimi, risultando affabile (con il bluff) e nascondendo qualche segreto di troppo. Piacevole dramma all'acqua di rose, ben scritto (la penna è dello scrittore britannico Nick Hornby, autore di Alta fedeltà, About a Boy e Febbre a 90, qui al suo debutto come sceneggiatore), ben recitato (bene Carey Mulligan, Peter Sarsgaard e Alfred Molina), troppo semplicistico nel modo in cui vuole dimostrare l'importanza di una vita istruita e regolare contro la disordinata illusione del bon vivre, più efficace nel rappresentare le aspirazioni e le frustrazioni della classe media inglese, attratta dalla modernità che sta arrivando ma zavorrata da un rigido puritanesimo.
mercoledì 3 marzo 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento