Dramma minore
Il figlio più piccolo (2010)
di Pupi Avati
drammatico
Christian De Sica abbandona il mondo leggero del cinepanettone (Avati ha già tentato l'operazione in passato con Boldi, Greggio, De Luigi) per entrare nell'universo dolente e nostalgico di Pupi Avati fatto di personaggi malinconico/grotteschi illusi e falliti che rimpiangono il tempo che fu. Qua il protagonista è un mega imprenditore sull'orlo del fallimento con il fisco alle calcagna: alla vigilia delle seconde nozze (di interesse) convoca il suo secondogenito tontolone a fargli da testimone. Non lo vede da anni, avendo abbandonato mamma e fratello, ma non è la coscienza a dettargli la decisione bensì un subdolo calcolo strategico: cedere tutto alla prole per evitare i creditori e la galera. Il figlio crede di vedere nel gesto il riscatto di una vita misera, ma si ritroverà con nuove sofferenze e nuove illusioni, prima dell'amarognolo lieto fine che in Pupi Avati non è mai così lieto. Il regista bolognese sforna oramai un film all'anno ed è facile che qualche colpo vada a vuoto. Qua riesce a tratti a ritrovare il tocco dei tempi che furono, se pur celato da uno stile nuovo, anche grazie ad ottime performance, dal debuttante Nicola Nocella, a Luca Zingaretti di livello, al buon De Sica che trova la sua verve drammatica.
giovedì 5 agosto 2010
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