Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 9 febbraio 2010

Ferro 3 - La casa vuota

Fiaba senza parole

3-Iron (2004)
di Kim Ki-duk
drammatico

Tae-Suk entra negli appartamenti della gente in vacanza: mangia, beve, fa foto ricordo, usa vestiti e oggetti dei proprietari e ricambia facendo il bucato e riparando orologi e bilance. Non ruba niente e non fa distinzione di classi sociali, visitando le dimore dei ricchi come quelle dei poveri. Qualche volta i padroni rientrano anzitempo e qualche volta la casa in cui si intrufola non è del tutto vuota: è così che incontra Sun-Hwa, giovane donna che vive un'esistenza infelice oppressa dal marito-padrone. Lo lascia e segue il ragazzo nella sua bizzarra vita che li condurrà in situazioni talvolta comiche, talatre drammatiche, prima dell'inevitabile arresto. Il tutto in rigoroso silenzio, quasi i due non avessero bisogno di parole per comunicare, in una sceneggiatura dove i dialoghi sono ridotti all'osso e a momenti di surreale e fiabesca ironia (la scena nella prigione è una chicca) si alternano picchi di crudo dramma spesso privo di senso.

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