Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

sabato 13 novembre 2010

Unstoppable - Fuori controllo

Binario morto futurista

Unstoppable (2010)
di Tony Scott
azione

Se in un film di Tony Scott quando chiedete di Frank Barnes vi augurano buona fortuna, sicuramente l'uomo che cercate si rivelerà essere la persona più affabile della Terra. E, tendenzialmente, avrà le sembianze di Denzel Washington. E se un film di Tony Scott ha come protagonisti i responsabili della sicurezza di un deposito ferroviario, sarà normale trovarci le persone più disattente del pianeta. Uno è il giovane sbarbato Will Gordon, che viene affiancato al macchinista di cui sopra. I due danno origine ad una delle coppie più stereotipate della storia del cinema: uno bianco, l'altro nero, uno giovane, l'altro anziano, uno un pivellino del mestiere, l'altro un saggio veterano. In comune solo storie tristi alle spalle e l'amore incondizionato per i membri rimanenti delle loro famiglie. Quando un gigantesco convoglio fuori controllo (inquadrato da ogni angolatura mentre ringhia sui binari per sottolinearne la minacciosa possanza), con acceleratore innestato, senza freni e senza pilota, che trasporta materiale esplosivo, sfreccia a centinaia di km/h puntando una curva che farebbe deragliare anche una sedia a rotelle, saranno loro a lanciarsi nel suo inseguimento dopo che le autorità hanno cercato di fermarlo nelle maniere più assurde possibili. Dovete scendere a compromessi con questi e altri paradossi nell'assistere a un film di Tony Scott, che, a corto di idee nell'ultimo decennio, sforna sempre lo stesso film, declinato nelle più impensabili maniere. Un film che avrebbe fatto gongolare i futuristi, dove l'azione è tutto, e a volte riesce anche a emozionare, anche se già sappiamo che il più delle volte prenderà il binario morto della scontatezza.

Nessun commento:

Posta un commento