Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

giovedì 21 gennaio 2010

Milk

Smorfie vintage

Milk (2008)
di Gus Van Sant
drammatico


Smorfie e ammiccamenti accompagnano la storia (vera) dell'ascesa politica di Harvey Milk, leader omosessuale nella San Francisco degli anni'70 che fece outing senza paura e abbracciò la causa della lotta dei gay, allora ancora discriminati. Tra piccole sconfitte personali e grandi traguardi pubblici, riuscirà a sensibilizzare anche qualche personalità di rilievo del mondo della politica prima di trovare la morte (è la scena iniziale del film) per mano di chi non aveva paura tanto delle sue idee quanto del suo successo. La gran parata vintage di usi e costumi seventies della periferia di Frisco è quello che si salva di un dramma che vuol farsi quasi documentario (con tanto di spezzoni di filmati dell'epoca) ma che non avvince e non coinvolge se non per la solita eccellente prestazione di Sean Penn.

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