Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

giovedì 21 gennaio 2010

Io, loro e Lara

Mal d'Africa

Io, loro e Lara (2009)
di Carlo Verdone
commedia


C'è lui, prete missionario in Africa in crisi vocazionale che torna a casa per ritrovare la famiglia e se stesso. Poi c'è Lara, ragazza problematica e anticonformista che tira avanti con insoliti lavori, cercando di ottenere la custodia del figlio. Infine loro, padri, madri e fratelli (bene Anna Bonaiuto, Sergio Fiorentini e Marco Giallini, benissimo Angela Finocchiaro , male Laura Chiatti ) immersi nei loro piccoli grandi problemi che li rendono poco propensi ad ascoltare quelli degli altri. La prima ora di questa commedia, in cui Carlo Verdone rispolvera il suo collaudato repertorio di facce ed espressioni tra il dolente, il basito e l'imbarazzato, batte insistentemente su questo tasto: tutti sono presi dalle loro angosce quotidiane e cercano una spalla su cui piangere ma nessuno ha tempo e voglia di ascoltare le problematiche di un sacerdote che ha perso la fede. Poi una piccola impennata, la famiglia si unisce per dar luogo ad una farsa condita da equivoci e malintesi e la macchina comica si mette in moto, se pur singhiozzando. Si ride, a tratti, nel ventiduesimo lungometraggio diretto da Verdone. Che in passato però ci aveva abituato a ben più sottili escursioni tra le agrodolci pieghe dell'animo umano mentre ora l'unica malinconia che riesce a suscitare, è quella tutta Acqua e Sapone per lontani Compagni di scuola.

1 commento:

  1. Bellissimo commento. Sono totalmente d'accordo. Salverei due scene: quella, già citata, della famiglia riunita a pranzo e quella della discoteca con l'equivoco "droghe-cibarie", molto simpatico. Per il resto davvero un film deboluccio.
    Raptus

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