Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 12 gennaio 2010

Deal - il re del poker

Bluff mai credibile

Deal (2008)
di G. Cates
commedia


Ennesima variante sul tema del rapporto tra l'alievo e il maestro, filone straconsumato che necessita di elementi di originalità per non risultare indigesto. Qua li si cerca senza esito trasferendo la storia su di un tavolo da poker (nella sua variante Hold'em che spopola negli Usa), dove l'ex campione Tom (un Burt Reynolds dalle movenze e lo sguardo ingessati) ritiratosi da anni dal professionismo tenta di insegnare i trucchi del mestiere al giovane talentuoso Alex. Tra i due scoppierà un inspiegato feeling (nel giro di un'inquadratura lui diviene il padre che ha sempre desiderato, l'altro il figlio che non ha mai avuto), soprattutto quando scopriamo che le regole del poker valgono anche nella vita e che ovviamente funzioneranno, cosa impossibile nella realtà, per rimorchiare la solita belloccia senza fascino, pur con qualche trucco (prima che lei venga risucchiata da un buco nella sceneggiatura, ma non abbastanza in fretta da impedirle di pronunciare il classico "non è come può sembrare": avete mai visto un film bello in cui viene pronunciata questa frase?). Altrettanto repentinamente le cose tra di loro precipiteranno anche se, ancor più inspiegabilmente, i due risolveranno le loro precarie situazioni familiari grazie al duello finale. I veri giocatori del nobile giuoco, dove la testa conta più della pancia, non ne apprezzeranno di certo la grossolanità lasciando starnazzare i polli entusiasti.

Nessun commento:

Posta un commento