Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 23 dicembre 2013

A piedi nudi nel parco

Iperattiva commedia a impronta teatrale

Barefoot in the Park
di Gene Saks (1967)
commedia




Robert Redford e Jane Fonda sono due novelli sposi eccentrici ed eccitatissimi che danno vita a una commedia frizzante e iperattiva che non dà tregua sin dalla prima inquadratura, in un tripudio di dialoghi serratissimi e gag fisico/verbali senza soluzione di continuità nella prima mezz'ora (come una squadra che nel primo tempo sfianca l'avversario con il pressing, inevitabilmente nella seconda parte c'è un piccolo calo, ma non sufficiente da guastare il tutto). Nel mini appartamento dove i due vanno a vivere, all'utlimo piano di un palazzo della Grande Mela senza ascensore, senza vasca da bagno e con uno squarcio nel lucernario, personaggi vari (suocera, fattorini, elettricisiti) e situazioni paradossali (il vicino di casa che deve passare dalla camera da letto per raggiungere il suo attico) con poca curanza del realismo e molta del ritmo (la coppia Gene Saks/regia-Neil Simons/sceneggiatura si riproporrà l'anno successivo con La strana coppia), traghettano ad un finale con impennata di tono semiseria. Il film risente eccessivamente della sua provenienza teatrale, ma la coppia protagonista, azzeccata sia come scrittura che come interpretazione, e la sceneggiatura incalzante non possono non fare di questo film una tappa obbligata nel lungo sentiero della commedia brillante.

Alto: Dialoghi mitraglia e personaggi convincenti, su tutti lo stravagante Victor Velasco
Basso: Di fatto una piéce teatrale filmata

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