Caotica Babele
Crossing Over (2009)
di Wayne Kramer
drammatico
Storie di intolleranza e di razzismo in un'America che cerca di smaltire le paranoie post 11 Settembre. Che poi forse tanto paranoie non sono se la ragazzina con chador, che qui vorrebbe rappresentare proprio l'esagerato accanimento a stelle e strisce contro le presunte minacce, inneggia bellamente alla jihad. C'è l'ebreo che si finge devoto, l'aspirante (non casta) diva che usa mezzucci per avere una green card, iraniani, coreani e messicani da una parte e dall'altra delle barricate, quella che divide chi ha la cittadinanza americana da chi sta cercando di ottenerla ad ogni costo, e quella che separa i buoni e i cattivi: alla fine si scoprirà che le due non coincidono e che fare il bene o il male non è una questione di bandiere. Il tutto collegato da un intontito Harrison Ford (che dà il suo peggio al pari di Ray Liotta ), agente dal cuore d'oro del Dipartimento dell'Immigrazione di Los Angeles, e dall'avvocatessa che si batte per i diritti delle minoranze (con tanto di catenina -d'oro?- pro Africa, per chi non avesse capito da che parte sta). L'idea della Babele dei giorni nostri è accattivante, ma già provata, e con assai migliori risultati, altrove (Babel piuttosto che Traffic e soprattutto Crash); qui, senza un'adeguata architettura a sorreggerla, implode caoticamente in se stessa.
lunedì 18 gennaio 2010
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