Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

sabato 30 gennaio 2010

Nuovo cinema Paradiso

Quando il grande schermo celebra se stesso

Nuovo cinema Paradiso (1988)
di Giuseppe Tornatore
drammatico

Il dopoguerra italiano visto dall'occhio del proiettore: vita, usi e costumi di un piccolo paesino siciliano desideroso di riscattarsi dopo le sofferenze del conflitto e che trovava in vecchie e polverose sale cinematografiche un momento di incontro per ricchi e poveri, giovani e vecchi. Il cinema come vita, come momento di socializzazione, di scoperta, di sogno. Totò cresce nell'ammirazione di Alfredo, proiezionista della piccola sala gestita dal parroco (che decide tagli e censure): lui è orfano, l'altro non ha figli. Ne nascerà un rapporto paternale tenero ed educativo, fino a quando Totò, oramai giovanotto e afflitto dalle pene d'amore, lascerà la Sicilia per volare al Nord. Lo rivediamo trent'anni dopo, regista affermato, tornare al paese in occasione della morte di Alfredo, ripercorrendo i luoghi della sua infanzia, riportando alla luce un passato lontano ma che può essere ancora tenuto in vita tramite il ricordo. Delicatissimo affresco di mezzo secolo di storia d'Italia che, pur sgretolandosi un poco strada facendo, rimane un'incantevole testimonianza (specie nella sua prima parte) su un periodo d'oro della storia del cinema e della sua valenza nella società. Oscar come miglior film straniero nel 1990.

1 commento:

  1. Grande film. Grande Tornatore. Peccato poi che un ictus gli abbia suggerito di girare quella schifezza che risponde al nome di "Baaria".
    Raptus

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