Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 13 luglio 2010

I nuovi mostri

A volte ritornano

I nuovi mostri (1977)
di Dino Risi, Mario Monicelli, Ettore Scola
commedia


La commedia all'italiana, già in declino a metà anni'70, chiama a raccolta i suoi maggiori interpreti per bissare il successo dei Mostri di Risi di quindici anni prima: cast all star (Gassman, Tognazzi, Sordi), i "padri" del genere dietro la macchina da presa, i soliti Age e Scarpelli alla sceneggiatura. Formula collaudata: veloci sketch, spietati flash sull'Italia, le sue mode, le sue stranezze. Ma il troppo stroppia: trapela l' anelito a cercare la risata in ogni momento, l'amara riflessione sulla bestialità umana si fa più acuta ed è la parte migliore. Sembra un pregio, è un difetto per un film che vorrebbe farci sbellicare dalle risate ma che ha esaurito nel decennio precedente le sue armi migliori.

Nessun commento:

Posta un commento