Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

martedì 12 gennaio 2010

Vero come la finzione

Commedia in cerca d' autore

Stranger than fiction (2006)
di Marc Forster
commedia/drammatico



Harold Crick trascorre una vita monotona scandita dai ritmi imposti dal suo orologio fino a quando non si accorge di essere solo il personaggio di un romanzo narrato da una voce fuori campo che ne descrive le azione e che solo lui sente. Si metterà, concretamene più che pirandellianamente, in cerca dell’autore (o meglio autrice) che ne preannuncia l'imminente morte, ricorrendo all' aiuto a Dustin Hoffman, esperto di letteratura, per venire a capo. Non bastano l’espressione stralunata e quasi infantile di Will Ferrell e la dolcezza grintosa di Maggie Gyllenhall per riscattare una commedia in cerca di un perché, che ricerca con insistenza la finezza senza riuscirci completamente, rimanendo intrappolata tra la verità e la finzione, facendoci rimpiangere, se pur garbatamente, Charlie Kaufman e il suoi Ladro di orchidee.

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