Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

domenica 14 febbraio 2010

La maledizione della prima luna

Luna Park in celluloide

Pirates of the Carribean: The Curse of The Black Pearl (2003)
di Gore Verbinsky
avventura


Dopo aver visto film tratti da libri, opere teatrali, fumetti e videogiochi, ecco il primo caso di lungometraggio ispirato da un'attrazione di un parco giochi a tema della Disney (che produce e benedice la pellicola). La conseguenza è un luna park cinematografico dove la trama avvince, l'azione convince e i dialoghi sono fuochi d'artificio, specie quando a lanciarli è Johnny Depp, rozzo e mirabolante pirata-gitano (che prende in prestito il look di Keith Richards, chitarrista degli Stones), ironico e scaltro anti-eroe dal cuore buono e il doppio gioco facile a fin di bene, lanciato alla ricerca di navi (la Perla Nera di cui era capitano) e medaglioni responsabili di terribili sortilegi, invischiato in storie di rhum, di duelli e di saccheggi/requisizioni come da perfetta tradizione bucaniera, con la flotta inglese alle calcagna. E la sua caricatura cartoon è talmente magnetica tanto da divenire quasi un problema, dal momento che quando è assente dalla scena si sente troppo la sua mancanza e il film ne risente, nonostante il resto della ciurma (Orlando Bloom, Keira Knightley, Geoffrey Rush) cerchi di arginare il problema. Iperbolico, scoppiettante, pungente: sarebbe potuto essere l'Indiana Jones del nuovo millennio (ha anche una sua marcetta trionfale a sottolinearne i momenti di maggior pathos) se non avesse avuto il vizio di disperdersi troppo in combattimenti prolungati, in una storia d'amore zuccherosa e se i capitoli successivi della saga si fossero mantenuti su questo primo, ottimo livello.

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