Bello senz'anima
Hereafter (2010)
di Clint Eastwood
drammatico
E' la morte a fare da trait d'union alle tre storie che si intrecciano nel nuovo film di Eastwood. A Londra, il piccolo Marcus perde il fratello gemello ed è sballottato dagli assistenti sociali. George vive a San Francisco e ha un dono (non è certo la perseveranza: continua a sostenere di non volerlo più usare, ma torna ripetutamente sui suoi passi con estrema facilità), ma la capacità di mettersi in contatto con l'oltretomba è vissuta più come una condanna che come un privilegio. Marie è scampata allo Tzunami (incipit di fragoroso impatto) che le ha però lasciato in dote alcune visioni che la portano a chiedersi cosa ci sia dopo la morte. Probabilmente il film più drammatico della recente produzione di Eastwood, solita regia intensa e senza sbavature, non sorretta da una storia all'altezza (la penna è quella di Peter Morgan che fece assai meglio con L'ultimo Re di Scozia e Frost/Nixon): l'aldilà è ricercato, sospirato, mai nominato. Al di qua della forma resta un film che, volendoci mettere troppo anima, la perde strada facendo.
domenica 20 gennaio 2013
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