Blue Jasmine (2013)
di Woody Allen
commedia drammatica
Dopo lo sfortunato tour europeo fatto di tanta mediocrità, qualche
guizzo (Match Point, Midnight in Paris) e qualche abisso di squallore (To Rome
With Love), Woody Allen torna a girare negli Stati Uniti, a San Francisco, “la
più europea delle città americane” per raccontare la storia di Jasmine, donna
dell’alta borghesia newyorkese caduta in disgrazia dopo la bancarotta del
marito finanziere. Per rimettersi in sesto viene ospitata dalla sorellastra,
che fa la cassiera in un supermercato, trova un fidanzato più fallito dell’altro
ma nel suo accontentarsi risulta più equilibrata della sorella. Il film è un
One Man Show, incentrato sulla performance da applausi di Cate Blanchett che
prende sulle sue spalle tutto il peso di una storiella con tanti difetti (su
tutti una scrittura un po’frettolosa che accenna tante tematiche senza
approfondirle) e qualche pregio (la leggerezza con cui racconta il dramma), ma
che nel complesso risulta, tra le opere minori di Woody Allen, piacevole.
Alto: Cate Blanchett, un tornado
Basso: Tanti temi restano in superficie
Alto: Cate Blanchett, un tornado
Basso: Tanti temi restano in superficie
Nessun commento:
Posta un commento