Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

mercoledì 29 settembre 2010

Giustizia privata

Law Abiding Citizen (2009)
di F. Gary Gray
thriller


Il solito pazzoide tiene in scacco una città, un po' come nel terzo Die Hard o nel recente Pelham. Qua Philadelphia, città dell'amore fraterno e di Rocky, è preda di in un uomo in cerca di vendetta per gli effereati omicidi di moglie e figlia accaduti dieci anni prima. Ma gli autori del crimine vengono liquidati alla svelta, chi deve espiare è l'avvocato che patteggiò con troppa fretta permettendo la scarcerazione di uno dei due assassini. La disamina sulla giustizia, sulla colpa e sulla pena rimane a margine (ed è meglio così), sbranata da una sequenza di turpi omicidi: lui, se pur recluso, è la mente, resta da capire chi sia il braccio. In un'escalation di ricatti, prima chiede un materasso, poi un pranzo luculiano, infine alza la posta pretendendo di essere scarcerato mentre lo staff corre dietro ai suoi balocchi esplosivi disseminati per la città, riuscendo ad evitare il tunnel dell'ovvietà. Il finto burbero Gerald Butler e il tiepido Jamie Foxx facevano presagire un film molto più brutto. Che invece, nelle mani del regista che diresse Il negoziatore, riesce a restare a galla .

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