Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 15 novembre 2010

The Social Network

Serrato faccia-a-faccia

The Social Network (2010)
di David Fincher
dramatico


Mark Zuckerberg è uno studente di Harvard con "così pochi amici da non riuscire ad organizzare un doppio di tennis": fuori dalle congreghe universitarie, molltato dalla ragazza, gode di ancor meno popolarità quando nel giro di una notte, violando i database accademici, allestisce un sito in cui pubblica le foto delle ragazze di sette università. Boom di contatti e di critiche, viene precettato da tre studenti intenzionati a creare un sito dove gli universitari possano condividere informazioni, sostanzialmente allo scopo di rimorchiare. Lui accetta la proposta, sparsice per quaranta giorni, e con l'aiuto dell'amico Eduardo mette in piedi il progetto per conto proprio, creando Facebook. Lo ritroviamo qualche anno dopo circondato da avvocati che lo difendono dalle accuse dei tre di furto di proprietà intellettuale; ma dall'altra parte del tavolo c'è anche un'altra persona, quello stesso Eduardo con cui iniziò il progetto e con il quale, inspiegabilmente, finì per scannarsi in sede legale. Il film, tra un flash back e una battuta tagliente, ricostruisce i passaggi della nascita e del rapido successo del social network più famoso al mondo, spostando il focus più sui creatori che sulla creazione, in particolare sul suo geniale inventore che divenne il miliardario più giovane della storia, dei sui rapporti, del suo primo incontro con il bizzarro papà di Napster (sorprendente Justin Timberlake in diabolica versione Lucignolo; molto bene anche Jesse Eisenberg nei panni del protagonista); il tutto attraverso una serratatissima sceneggiatura (firmata da Aaron Sorkin che scrisse Codice d'onore e le serie tv West Wing e Studio60) che fa scintille ad ogni dialogo originando uno straordinario fight club verbale che non cala mai di tono; fino a quando il protagonista rimarrà in silenzio, faccia a faccia con quella creatura che gli ha portato fama, soldi, polemiche ma che non riuscì a dargli quello per cui era stata originariamente creata.

1 commento:

  1. Grazie per la recensione, sono proprio curioso di vederlo.

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