Serrato faccia-a-faccia
The Social Network (2010)
di David Fincher
dramatico
Mark Zuckerberg è uno studente di Harvard con "così pochi amici da non riuscire ad organizzare un doppio di tennis": fuori dalle congreghe universitarie, molltato dalla ragazza, gode di ancor meno popolarità quando nel giro di una notte, violando i database accademici, allestisce un sito in cui pubblica le foto delle ragazze di sette università. Boom di contatti e di critiche, viene precettato da tre studenti intenzionati a creare un sito dove gli universitari possano condividere informazioni, sostanzialmente allo scopo di rimorchiare. Lui accetta la proposta, sparsice per quaranta giorni, e con l'aiuto dell'amico Eduardo mette in piedi il progetto per conto proprio, creando Facebook. Lo ritroviamo qualche anno dopo circondato da avvocati che lo difendono dalle accuse dei tre di furto di proprietà intellettuale; ma dall'altra parte del tavolo c'è anche un'altra persona, quello stesso Eduardo con cui iniziò il progetto e con il quale, inspiegabilmente, finì per scannarsi in sede legale. Il film, tra un flash back e una battuta tagliente, ricostruisce i passaggi della nascita e del rapido successo del social network più famoso al mondo, spostando il focus più sui creatori che sulla creazione, in particolare sul suo geniale inventore che divenne il miliardario più giovane della storia, dei sui rapporti, del suo primo incontro con il bizzarro papà di Napster (sorprendente Justin Timberlake in diabolica versione Lucignolo; molto bene anche Jesse Eisenberg nei panni del protagonista); il tutto attraverso una serratatissima sceneggiatura (firmata da Aaron Sorkin che scrisse Codice d'onore e le serie tv West Wing e Studio60) che fa scintille ad ogni dialogo originando uno straordinario fight club verbale che non cala mai di tono; fino a quando il protagonista rimarrà in silenzio, faccia a faccia con quella creatura che gli ha portato fama, soldi, polemiche ma che non riuscì a dargli quello per cui era stata originariamente creata.
lunedì 15 novembre 2010
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Grazie per la recensione, sono proprio curioso di vederlo.
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