Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 25 gennaio 2010

Tutti gli uomini del presidente

Indimenticabile prova di cinegiornalismo

All the President's Man (1976)
di Alan Pakula
thriller politico


La ricostruzione, a pochi anni di distanza, delle indagini svolte da due cronisti del Washington Post che portarono alle dimissioni di Richard Nixon, 37esimo presidente degli Stati Uniti. Carl Bernstein e Bob Woodward (che vinsero il Pulitzer e firmarono il best seller da cui è tratta l'opera) sono due giovani e brillanti reporter cui viene affidato l'incarico di seguire la vicenda dell' apparente banale effrazione al Watergate Hotel, quartier generale dei democratici. Grazie alla loro perspicacia e lungimiranza andranno a fondo di un caso che viene liquidato da tutti gli altri principali giornali americani, scoprendo via via verità sempre più scottanti. Il film che consacrò Dustin Hoffman e Robert Redford forse non è un capolavoro dal punto di vista cinematografico (nel '77 agli Oscar gli fu preferito Rocky come miglior film), ma sicuramente rimane una mirabile testimonianza di un certo tipo di giornalismo libero, indipendente, che ricerca (anche con mezzucci) la verità, al di la delle bandiere o dei partiti.

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