Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 17 maggio 2010

Santa Maradona

Protettrice della commedia

Santa Maradona (1999)
di Marco Ponti
commedia


Il film si apre con il faccione ironico/sornione di Stefano Accorsi, espressione che manterrà per tutta la durata di questa irriverente commedia dalla sceneggiatura sfavillante. Trentenne rimbalzato all'ennesimo colloquio di lavoro in una Torino dall'aria iper moderna scandita dai suoni elettro-nervosi dei Motel Connection, si innamora della bella e svampita (ma non stupida) Dolores (Anita Caprioli) che scambia Zidane per un cantante, respinge le avances dell'indiana Lucia fotografata dal fidanzato in pose osè, convive con lo schizzato Bart (superlativo Libero De Rienzo), finto cinico dalla battuta pronta con il quale eseguirà un'infilata di gag deliranti e divertenti usando la dialettica come micidiale arma che non dà tregua nell' elaborare stuzzicanti teorie, dalla "linea etero-gay del ballo" ai film che "iniziano già iniziati". Ma guai a bollare l'opera prima di Marco Ponti come scanzonata commedia giovanile scambiando la sua ricercata leggiadria naif per disimpegno: quando il finale si scalda i trentenni che non vogliono prendersi sul serio (o vogliono farci credere che sia così) scalderanno le loro ugole in un rabbioso faccia a faccia.

Per festeggiare la duecentesima recensione, vi allego qualche clip del film




7 commenti:

  1. Anche se so che non apprezza i miei pungenti commenti (la veritù fa male), egregio Uedro Le faccio i miei complimenti.

    Savino P.

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  2. Mah. Il film è divertente, e ha dentro una serie di situazioni godibili (a me vengono in mente, oltre alle scene che hai postato, quella del colloquio di lavoro e della sincerità, quella dei nazisti nei videogame). Però a me sembra che nei dialoghi a volte si esageri, e si dica una battuta di troppo, si calchi un concetto e via dicendo, come ad assicurarsi che la cosa faccia ridere ma tanto. Il risultato è che dialoghi interessanti cadano poi nel banale. Esempio: nel primo video che hai postato, quando si parla di champions league (bello), che bisogno c'è di dire "che fine ha fatto la coppa dei campioni?", e "sono cose che fanno pensare"? Ma forse sono io eccessivo. E poi comunque il voler in qualche modo rifarsi ai grandi dialoghi del primo tarantino lascia un po' un sapore di vorrei ma non posso.

    Ad ogni modo, uedro, festeggiare i duecento film con santa maradona è come fare la cena di laurea da pastarito/pizzarito.

    Bob

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  3. E' vero, Bob, però ti ricordo che sempre di cinema italiano si tratta e non puoi pretendere di più. Soprattutto in un film in cui recita Stefano Accorsi. Personalmente ritengo che Accorsi sia uno degli attori più sopravvalutati che conosco.

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  4. Non transigo, film straordinario, non ha un punto morto che sia uno, in cui anche Accorsi è ottimo. Non ho niente da festeggiare perchè, rimanendo sulle frasi fatte, questo "non è un punto d'arrivo ma di partenza"...non so se festeggerei una seconda laurea da Pastarito, di sicuro festeggerei (qualsiasi cosa) guardando Santa Maradona

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  5. Gran bel film, a me molto caro. Complimenti per il blog, continua così!

    Lino T.

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  6. E' molto bello, e poi basta con i commenti contro il cinema italiano. Sì, abbiamo prodotto film come "Tre metri sopra il cielo", ma dato i natali a Scola, Visconti, Leone, De Sica, Dino Risi, Verdone e chi più ne ha più ne metta. In ogni Paese si producono minchiate, guardate ad esempio "Il club delle promesse" (made in France). Noi odiamo le nostre perché ci viviamo in mezzo, ma non abbiamo fortunatamente l'esclusiva del trash.
    Comunque concordo con Pietrone: film quasi perfetto nei tempi, sceneggiatura scoppiettante, in poche parole: un gioiellino.
    Raptus

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