Protettrice della commedia
Santa Maradona (1999)
di Marco Ponti
commedia
Il film si apre con il faccione ironico/sornione di Stefano Accorsi, espressione che manterrà per tutta la durata di questa irriverente commedia dalla sceneggiatura sfavillante. Trentenne rimbalzato all'ennesimo colloquio di lavoro in una Torino dall'aria iper moderna scandita dai suoni elettro-nervosi dei Motel Connection, si innamora della bella e svampita (ma non stupida) Dolores (Anita Caprioli) che scambia Zidane per un cantante, respinge le avances dell'indiana Lucia fotografata dal fidanzato in pose osè, convive con lo schizzato Bart (superlativo Libero De Rienzo), finto cinico dalla battuta pronta con il quale eseguirà un'infilata di gag deliranti e divertenti usando la dialettica come micidiale arma che non dà tregua nell' elaborare stuzzicanti teorie, dalla "linea etero-gay del ballo" ai film che "iniziano già iniziati". Ma guai a bollare l'opera prima di Marco Ponti come scanzonata commedia giovanile scambiando la sua ricercata leggiadria naif per disimpegno: quando il finale si scalda i trentenni che non vogliono prendersi sul serio (o vogliono farci credere che sia così) scalderanno le loro ugole in un rabbioso faccia a faccia.
Per festeggiare la duecentesima recensione, vi allego qualche clip del film
lunedì 17 maggio 2010
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Anche se so che non apprezza i miei pungenti commenti (la veritù fa male), egregio Uedro Le faccio i miei complimenti.
RispondiEliminaSavino P.
Congratulazioni per i 200 film!
RispondiEliminaMah. Il film è divertente, e ha dentro una serie di situazioni godibili (a me vengono in mente, oltre alle scene che hai postato, quella del colloquio di lavoro e della sincerità, quella dei nazisti nei videogame). Però a me sembra che nei dialoghi a volte si esageri, e si dica una battuta di troppo, si calchi un concetto e via dicendo, come ad assicurarsi che la cosa faccia ridere ma tanto. Il risultato è che dialoghi interessanti cadano poi nel banale. Esempio: nel primo video che hai postato, quando si parla di champions league (bello), che bisogno c'è di dire "che fine ha fatto la coppa dei campioni?", e "sono cose che fanno pensare"? Ma forse sono io eccessivo. E poi comunque il voler in qualche modo rifarsi ai grandi dialoghi del primo tarantino lascia un po' un sapore di vorrei ma non posso.
RispondiEliminaAd ogni modo, uedro, festeggiare i duecento film con santa maradona è come fare la cena di laurea da pastarito/pizzarito.
Bob
E' vero, Bob, però ti ricordo che sempre di cinema italiano si tratta e non puoi pretendere di più. Soprattutto in un film in cui recita Stefano Accorsi. Personalmente ritengo che Accorsi sia uno degli attori più sopravvalutati che conosco.
RispondiEliminaNon transigo, film straordinario, non ha un punto morto che sia uno, in cui anche Accorsi è ottimo. Non ho niente da festeggiare perchè, rimanendo sulle frasi fatte, questo "non è un punto d'arrivo ma di partenza"...non so se festeggerei una seconda laurea da Pastarito, di sicuro festeggerei (qualsiasi cosa) guardando Santa Maradona
RispondiEliminaGran bel film, a me molto caro. Complimenti per il blog, continua così!
RispondiEliminaLino T.
E' molto bello, e poi basta con i commenti contro il cinema italiano. Sì, abbiamo prodotto film come "Tre metri sopra il cielo", ma dato i natali a Scola, Visconti, Leone, De Sica, Dino Risi, Verdone e chi più ne ha più ne metta. In ogni Paese si producono minchiate, guardate ad esempio "Il club delle promesse" (made in France). Noi odiamo le nostre perché ci viviamo in mezzo, ma non abbiamo fortunatamente l'esclusiva del trash.
RispondiEliminaComunque concordo con Pietrone: film quasi perfetto nei tempi, sceneggiatura scoppiettante, in poche parole: un gioiellino.
Raptus