Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

sabato 22 maggio 2010

Oltre lo schermo - La Nike riscrive il futuro

Ecce cinema

Write the future (2010)
di Alejandro Gonzales Inarritu



Ecco il cinema. Quando meno te lo aspetti, quando fatichi a rintracciarlo tra le pieghe di film banali e scontati, quando non lo riconosci più nel buio di una sala, ecco che te lo ritrovi condensato in tre minuti dentro l'ultimo spot della nota casa di abbigliamento sportivo Nike. Tre minuti in cui c'è dentro tutto, c'è l'azione, c'è la suspence, c'è l'ironia, c'è la genialità. Tre minuti che attraverso un montaggio frenetico, fortemente ellittico (che colpo di classe l'immagine dei neonati cui viene dato lo stesso nome in serie), utilizzando i mezzi propri del cinema (e un'infilata di "comparse", da Kobe Byant a Roger Federer passando per Fabregas, l'attore messicano Gael Garcia Bernal e addirittura Bobby Solo) raccontano una storia e un'epoca (da Youtube ai Simpson, c'è proprio tutto un mondo oltre il rettangolo di gioco in cui si cimentano i migliori eroi del football contemporaneo). Un po' thriller, un po' commedia, un piccolo capolavoro (firmato dal regista messicano Alejandro Gonzales Inarritu già autore dei bellissimi Amores Perros e 21 grammi) condensato i tre minuti che riscrive il fututo del grande schermo.
 

4 commenti:

  1. Spot strepitoso. Tuttavia è pur sempre uno spot e nella storia degli spot sono stati girati molte scenette epiche, quindi mi chiedo: per quanto possa essere bello, ha diritto di cittadinanza in questo blog?

    ps molto bello il "write the future" su questa frase (ossia la possibilità di scrivere il proprio futuro) si potrebbe aprire un bel dibattito col buon bob...

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  2. Secondo me questo spot è la dimostrazione che tutto è in mano nostra. Nessun destino, nessun disegno precostituito. Tutto dipende da noi, dalle nostre capacità.
    Il futuro è nelle nostre mani. Non c'è bisogno di Dio per spiegare la storia.
    C'è solo bisogno dell'uomo.

    Carluccio

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