Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

lunedì 8 febbraio 2010

Sherlock Holmes

Scoppiettanti scazzottate dandy

Sherlock Holmes (2009)
di Guy Ritchie
thriller/azione


Difficile approcciarsi alla trasposizione cinematografica delle avventure di un mostro sacro della letteratura come Sherlock Holmes, che ha qui le fattezze dell'ottimo Robert Downey Jr: assieme al fidato dottor Watson (sobrio e baffuto Jude Law) dovrà risolvere gli enigmi del maligno Lord Blackwood in un intreccio di omicidi e magia nera. Sullo sfondo la Londra sporca di fine '800 che cela espolsivi in ogni palazzo (e scazzottate alla Bud Spencer ogni cinque minuti), ancor più sullo sfondo l'ispettore Lestrade e il professor Moriarty, relegati a comprimari (ma siamo certi che troveranno maggior spazio nei futuri sequel). Guy Ritchie allestisce le avventure del bizzarro investigatore di Baker Street nello stesso modo frenetico ed eclettico con cui ha condotto i suoi precedenti film (The Snatch, Lock&Stock, Rock 'n'Rolla tra gli altri), con una regia da videoclip fatta di rallenty ed accellerazioni, qui solo parzialmente arginata da un racconto che esigerebbe classicità. Ne deriva un thriller roboante e senza pretese, ironico, scoppiettante nella trama e nei dialoghi, unica confezione possibile, oggi, per un film del genere.

Nessun commento:

Posta un commento