Improbabili anime fragili
La nostra vita (2010)
di Daniele Luchetti
drammatico
Vita incasinata e felice di una famiglia neo proletaria (papà muratore, mamma a casa e aspirazioni borghesi): due figli e uno in arrivo, l'ikea, il centro commerciale. Tutto bene, poi il bebè dall'improbabile nome innesca la tragedia che scaraventa il padre di famiglia nel baratro. Ha l'improbabile idea di colmare il vuoto lasciato con soldi e beni materiali, si cimenta in un improbabile sfogo liberatorio cantando Vasco durante il funerale, appioppa i figli ad un'improbabile coppia di spacciatori (lui è un irriconoscibile Luca Zingaretti). Poi le ambizioni professionali nel cantiere ricattando il boss, madre e figlio "rumeni de Roma" accolti in casa con improbabile facilità per via dei sensi di colpa a causa di un segreto nascosto. Invece che ripiegare sulla riflessione sui rapporti (con la moglie, i figli o chiunque), il film si fa "drhiller" (dramma+thriller), seguendo il protagonista nella sua coinvolgente quanto angosciante odissea sull'orlo del fallimento e della disperazione tra debiti, prestiti, ritardi nei lavori, strozzini alle calcagna. Infine arrivano i nostri: la famiglia salva tutto e riporta i veri valori alla luce e un catartico happyending. Una regia che si schiaccia sui volti dolenti (uno è quello di Raul Bova in una parte per lui inconsueta) e le loro anime fragili si fa specchio di un'Italia ai tempi della crisi: quando non inciampa nei sopracitati improbabili scivoloni è veramente ottimo il taglio realistico reso tramite un' accurata attenzione per i dettagli, superbo Elio Germano. Ma che il film rimanga nella storia è cosa assai improbabile.
giovedì 3 giugno 2010
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Non c'è problema se il film non rimarrà nella storia. E' un film che grazie a elio germano colpisce e fa partecipare. Poi le varie improbabilità gliele si possono anche perdonare, senza grossi problemi. Comunque io apprezzo molto anche lei, la moglie; sia qui sia in "tutta la vita davanti". Ma come si chiama?
RispondiEliminaSi bravo, non l'ho scritto per non essere prolisso, ma Isabella Ragonese è forse oggi la migliore attrice emergente italiana (bene anche in Oggi sposi).
RispondiEliminaCmq, intendiamoci, è un buon film. Non è un capolavoro, ma sicuramente meglio dell'ultimo Virzì, tanto per dirne uno.