Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

domenica 17 novembre 2013

Cogan - Killing them softly

Cinico noir tarantinato

Killing Them Softly (2012)
di Andrew Dominik
noir

Brad Pitt è il killer del titolo che si aggira in una New Orleans dalle tinte seppia sulle tracce dei due disperati che hanno ripulito una sala da gioco d'azzardo facendo ricadere la colpa sul proprietario della bisca (Ray Liotta). Noir nella forma, tarantinato nei dialoghi chirurgici, spietato nell'anima, il film si snoda lentamente sullo sfondo di una New Orleans post-Katrina che sembra avere perso la fiducia nel sogno a stelle e strisce: mentre le tv di ogni bar sputano i discorsi di Obama su pace e democrazia, le strade americane sono ricolme di vizi, tradimenti e perfetti omicidi in super slow-motion (qualcuno lo chiama ancora "ralenty") che portano Cogan a sentenziare: "Io vivo in America, e in America tu sei solo. L'America non è una nazione, è soltanto affari".

Alto: Le atmosfere, cupe e decadenti
Basso: Tanti personaggi, spesso poco delineati

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